mercoledì 29 gennaio 2014

"Yo decido"





Parte da Madrid il prossimo 1 febbraio il “treno della libertà”, ma lo stesso treno partirà anche da Londra, Bruxelles, Dublino, Parigi, Roma e moltissime altre città europee e italiane: In Italia, oltre Roma: Milano, Firenze, Genova, Reggio Calabria, Catania, Bologna, Cagliari … e numerose altre si stanno unendo in queste ore.


Come già avvenne il 13 febbraio 2011 a sostegno della manifestazione italiana di “Senonoraquando”, le donne europee si mobilitano per solidarietà con le donne di altri Paesi, in questo caso per sostenere  le donne spagnole contro la proposta di legge del Ministro della Giustizia Gallardòn presentata lo scorso dicembre, che non solo elimina la legge Zapatero del 2010 (che – affermano  le donne spagnole-  aveva  ridotto fortemente il numero di aborti) ma consente l'interruzione della gravidanza solo in caso di violenza sessuale o di grave rischio per la salute fisica della donna, rischio che deve essere certificato da ben due medici.  Ma non è solo la Spagna che fa indietreggiare i diritti di cittadinanza delle donne: il Parlamento europeo ha respinto una mozione in difesa dei diritti sessuali e  In Italia la legge sull’aborto è, di fatto, del tutto inapplicata anzitutto nella prevenzione (che eviterebbe davvero l’aborto) e poi nella realizzazione, a causa dell’altissimo numero di “medici obiettori”.


In Italia l’iniziativa   delle donne che sono  stanche di essere oggetto di scambio politico e sono, al tempo stesso, desiderose di mantenere la propria, inviolabile, libertà di decidere di sé e del proprio corpo, nasce a Firenze .  Perché io decido a partire dall'autonomia morale, che è la base della dignità personale … Come essere umano autonomo mi rifiuto di essere sottomessa a trattamenti degradanti, ingerenze arbitrarie e tutele coercitive nella mia decisione di essere o meno madre “ queste, le prime parole del documento  IO DECIDO. che le donne spagnole, partite da varie città e dirette verso la stazione Atocha di Madrid, porteranno e consegneranno poi al Parlamento. In coincidenza, le donne hanno organizzato nelle città europee coinvolte presidii e manifestazioni davanti ad ambasciate e consolati, anche con  musica, con colori e con tutta la creatività che solo le donne sanno sviluppare anche nei momenti di emergenza.



Spero che la neonata Rete europea di donne, WOMENAREUROPE, cresca forte e robusta, perché c’è bisogno di azioni e di solidarietà globali in un mondo globalizzato; il 1 febbraio  saremo in strada, “per un’altra Europa, laica e dei diritti”, come sostiene l’appello alla mobilitazione.



ROMA: piazza di Spagna, ore 15.00, Ambasciata spagnola

MILANO: via Fatebenefratelli 26, ore 14.00, Consolato spagnolo

FIRENZE: via de’ Servi 13, ore 15.00, Consolato spagnolo

PARIS:  Place Joffre (École Militaire)  à l’Ambassade d’Espagne, ore 14:00

LONDRA: in treno da Charing Cross a Waterloo Est e incontro ore 13:00 ad Hungford Bridge

DUBLINO: ore 14.00 Ambasciata spagnola


martedì 21 gennaio 2014

Il primo centenario di mio padre

Oggi è il 21 gennaio 2014 e oggi mio padre compirebbe 100 anni.

Ricordare i 100 (e i 200, e i 500...) anni di chi non li può più compiere è un rito.
Ed  è giusto, i riti sono importanti, direbbe il "Piccolo Principe:" ..è' quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni: se tu vieni tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice; col passare dell'ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore...Ci vogliono i riti".

Si ricordano così i centenari di gente famosa, importante,  e io voglio  ricordare qui che mio padre avrebbe oggi 100  anni.

Mio padre è stato - e continua ancora ad essere - molto importante per me, che tanto gli somiglio: nella radice sottile del naso, negli occhi castani, nella testa e la schiena sempre dritte - soprattutto metaforiche -  nella conservazione della dignità anche a prezzo alto, nel disadattamento in molte cose della vita,  nell'ironia e nel cinismo, nell'amore per la fotografia e per le cose sempre molto belle, e in molto altro che ancora scopro giorno dopo giorno, avvicinandomi sempre di più alla sua età tardiva.

Poichè è molto probabile che nei suoi centenari successivi neanche io ci sarò più a parlarne, ricordo qui, ora, il mio caro, caro papà.