giovedì 26 dicembre 2013

Calzoni, non madeleines





Natale é festa di memoria. 
Sarà per questo che ho cercato - e trovato, nelle pieghe del web -  questa immagine. Sono i "calzoni di ceci" lucani: pasta frolla (forse),sicuramente ceci, cacao, rum, zucchero e chissà cos'altro. 
Non si sapeva, non era compito nostro sapere. 

Apparivano l'antivigilia, il 23 in tarda mattina:le 11.00, forse mezzogiorno, ancora bollenti, fragranti. Dentro c'é mia nonna, il mio ritorno da scuola quando buttavo la cartella, strillando felice della lunga vacanza davanti, e poi c'era l'attesa:non si sapeva bene di che, ma bisognava aspettare, fiduciose. 
 
Insomma le mie "madeleneines", solo molto più buone e di personalità; peccato che io possa solo ricordarle e non comprarle, come poteva invece fare Marcel.

lunedì 4 novembre 2013

La voce umana è il luogo privilegiato della differenza: un luogo che sfugge a ogni scienza
R. Barthes 1986)

giovedì 30 maggio 2013

Franca Rame non c'è più.


Grandissima attrice e autrice del teatro italiano; ardita femminista; intrepida compagna di mille battaglie per i deboli, i poveri, gli ultimi; donna violentata e torturata per questo; coraggiosa denunciante di questo orrore che per molte sarebbe indicibile - lei lo ha rivissuto invece per sere e sere sui palcoscenici, affinché potesse servire - allegra, fantasiosa, ironica mattatrice; donna bellissima; compagna leale e affettuosa di Dario Fo, ultimo premio Nobel italiano per la letteratura ... se n'è andata ieri, a Milano.

A lei, che è stata tanta parte della vita delle donne che negli anni Sessanta, e poi Settanta e anche Ottanta, erano ancora bambine, o adolescenti, o giovani donne, dedichiamo due suoi pensieri, dal blog che con allegria e generosità ha continuato a scrivere anche nella recente malattia:

" Penso anche al mio funerale e qui, sorrido. Donne, tante donne, tutte quelle che ho aiutato, che mi sono state vicino, amiche e anche nemiche … vestite di rosso che cantano “bella ciao”.

e:

Caro Dario, tutto quanto ho scritto è per dirti che se non torno in teatro, muoio di malinconia..”.

Speriamo davvero che adesso sia tornata in teatro, chissà su quali tavole, chissà dove, a regalare ancora una volta i brividi e le emozioni di Maria alla croce, di Mistero Buffo oppure l’ironia della cicciona di La signora è da buttare, o il dispiacere, subito reso domestico, della moglie dell’operaio rapito e scambiato per Agnelli (“rapito? Oddio, m’ impicco, m’impicco … vabbé, m’impicco domani”)

martedì 30 aprile 2013

Ecco la foto della bottiglia

Roma Women Friendly
...e questa è la foto della mia "bottiglia", ovvero del mio librino, della mia "Guida di Roma per donne".

Uscita, solo io so come, da un 'estate soffocante, dai morsi allo spazio  del lavoro e  al tempo e sonno infiniti in casa la sera e la notte, e soprattutto da una sola mano che pigiava sulla tastiera, aiutata con cocciutaggine dal pollice, solitario a sinistra  (solo lui) e dal gomito destro.

Eppure, mi ha salvata dal dolore ingestibile dell'alba, dall'insonnia , dall'attesa di essere accudita nella sabbia  bagnata dell'infortunio; mi ha riconciliata con la mia città adottiva. Giusto presentarla.

sabato 20 aprile 2013

Il  Titanic affonda, la bottiglia invece è arrivata sulla spiaggia di carta

In questi giorni davvero drammatici, in cui assisto, insieme con milioni di italiani, e milioni di italiani di sinistra - qualunque cosa voglia dire - al cupio dissolvi della sinistra medesima;  al massacro in ordine sparso e ad "alzo zero" del fuoco amico (!) sulle elezioni per la Presidenza  della Repubblica, una delle poche sacralità  residue; all'implosione feroce del partito e di tutto quello che lo circonda; al siderale allontanamento del ceto politico da qualsivoglia realtà: sociale, economica, e pure dei propri aderenti, militanti, simpatizzanti...capisco che non solo la gioia e il dolore sono muti, ma anche lo sbigottimento, l'incredulità. Normale forse.

Nello stesso giorno in cui l'inaffondabile transatlantico partito da lontano sta per affondare, la mia bottiglia, lanciata nella scorsa estate nel mare dell'editoria web, emerge su una grande, grandissima spiaggia di carta: Feltrinelli, Mondadori, Einaudi, Amazon, insomma tutti gli editori:

Qualcuno lo mette pure già in offerta (!) perchè questa è settimana di sconti, qualcun'altro lo propone nella duplice veste: ebook e di carta . Inizia un altro viaggio.

martedì 26 marzo 2013

Sulla terza poltrona c'è una donna

E' trascorso un mese dalla tornata elettorale e il mutismo indotto dai primi risultati è stato, come si temeva, ulteriormente motivato dal consolidamento dei dati, e dalle forze che dovrebbero fronteggiarsi: avevo scritto "forSe", e mai lapsus fu più semplice da interpretare. 

Quali forze? 

In presenza di mollezze sparse, di risultati sconcertanti (non saremo mai pronti? non ci abitueremo dunque mai?...beh, spero proprio di no), di lungaggini incomprensibili, di ripicche neonatali (se i neonati facessero ripicche e non avessero  invece un comportamento razionale), di morti che ritornano e afferrano i vivi e di comitive in gita al Quirinale e in Parlamento, è accaduto che una donna si è seduta sulla terza poltrona tricolore, quella di Presidente della Camera.

Laura Boldrini, donna in gamba, dalla biografia "diversa" e di rispetto (conosciuta anche da me in tempi passati), ci è arrivata per esclusione, perchè, come dicono le compagne della Casa delle Donne :"...  i partiti sono così disperati che non sanno dove buttarsi, e dunque si attaccano  persino a noi donne ...!    

Però, intanto, ha detto molte cose belle e condivisibili e ricordo in particolare il riferimento alla violenza sulle donne, e che cambierebbe tutto se le donne fossero più presenti sul mercato del lavoro e se avessero più potere.

Andiamo avanti.



    

martedì 26 febbraio 2013

Il giorno dopo i risultati

Il giorno dopo i risultati delle elezioni politiche 2013 non scrivo nulla.

I dispiaceri, come le gioie, sono muti , e dunque taccio; il quadro politico ancora non è del tutto chiaro e l'assestamento delle prossime ore potrebbe pure far peggiorare il peggiorabile.

Ho scritto un positivo, fattivo, razionale  messaggio - incoraggiamento a chi  con me lavora per le donne e con le donne; qui invece, dove non mi legge nessuno, voglio scrivere due cose:

io l'avevo detto 1, ovvero la testa)

la mia competenza di vecchia sociologa (vecchia di anni e di esperienza) me lo faceva dire, all'inizio dell'avventura della campagna elettorale: i sondaggi autentici non esistono, i margini sono sempre troppo ampi, se no non sarebbe un sondaggio, ma altro...
Poi non l'ho ripetuto più perchè nessuno ama fare il grillo parlante.
Ma l'ho pensato, sempre, sperando che la sociologa sbagliasse;

 
io l'avevo detto 2, ovvero la pancia)

il mio istinto mi suggeriva che B. non era affatto morto, né un morto che cammina, ma uno zombie che li resuscita, i morti, e così è avvenuto.
"Ormai è finito, in agonia..." tutto il repertorio cimiteriale era, ahimé, sbagliato, la "pancia"  me lo diceva.
E non so ancora il perché, ma purtroppo aveva ragione

venerdì 22 febbraio 2013

Chi sono le candidate?




Noi di Snoq Roma, insieme con la Casa Internazionale delle Donne, abbiamo organizzato un incontro con le candidate alle prossime elezioni regionali, convinte di fare una cosa utile - dunque femminile al massimo- nel mare del chiacchiericcio che sempre accompagna le campagne elettorali. Stavolta poi Camera- Senato - Regioni!



Interrogate da una di noi, giornalista professionista, su temi per noi donne irrinunciabili e su cui chiediamo di impegnarsi, si sono esibite: qualcuna una bella sorpresa, qualcuna una delusione, qualcuna impreparata.
Molte attente alla "missione" che hanno in testa e meno alla presentazione di sé e del perché sono nell'arena, come troppo spesso le donne, specie le non-politiche-vere.
Ovunque, nella sala straripante e nei corridoi attigui,un "fermento circolare":  voglia di partecipare, di capire, di cambiare che i presenti,non solo donne, sembra condividano con le candidate.

Al termine dell'incontro le ha accompagnate un piccolo invito, che propone di incontrarci di nuovo, dopo 100 giorni dall'insediamento.

Per ora, una bellissima esperienza di lavoro femminile assieme, dentro Snoq: finalmente un "prodotto finito": come un dolce fragrante, cotto e mangiato caldo, come un difficile e prezioso ricamo indossato subito.

Per il resto: dita incrociate!