venerdì 9 settembre 2011

per il welfare ci vuole l'esorcista

Dispiace che queste righe- poche - che seguono il precedente pezzo (o  post) che era così solare e speranzoso, non siano i colorati fili che avrei voluto, dopo l'assolata parentesi estiva, ma figureranno invece qui come nastri funerei.
Sento però come un vero obbligo quello di testimoniare, non l'indignazione, ma la necessità di chiedere un esorcismo.

Mi spiego.

Il Ministro (ah, quanto tempo è passato da quando, anche nella  tv, quella pubblica di Bernabei, quella che aveva il teatro il venerdi e i programmi in cui interveniva Mario Marenco che poteva chiamare signor Menisco il Ministro di turno) ahimé ebbene sì, il  Ministro del Welfare Sacconi ha raccontato la barzelletta che doveva illustrare la condizione dei sindacati di fronte alla possibilità di licenziamento, proposta da un recente emendamento alla manovra finanziaria "fai da te" di questi giorni.

Non intendo certo usare questo blog per un commento, perché la materia è troppo ignobile e non si può considerare: debbono esserci dei limiti!

Inoltre Adriano Sofri -  da me per nulla amato, né come scrittore né come personaggio pubblico  -  ha oggi scritto un articolo in merito, sul quotidiano "La Repubblica", che io giudico perfetto: lucido e freddo, senza sbavature e  senza una definizione di troppo,  inchioda con ogni sillaba: dunque è, secondo me, definitivo.
Da non perdere.

Scrivo perciò per un'integrazione- spiegazione a questa analisi di una grave nevrosi personale e, aggiungo io,  di assoluta immoralità privata e pubblica.

Il signor Ministro, del quale conosco anche, per motivi di lavoro, numerosi e ulteriori elementi di immoralità appunto privata e pubblica (che potrebbero sommarsi, ad esempio, anche alla  ignominia di aver inviato ispettori in ospedale quando la Englaro stava per spirare) è sì, come evidenzia Sofri, "sempre ispirato, di qualunque cosa parli, e ha un rancore fortissimo e invincibile", ma non prende "roba forte" anche se potrebbe essere una spiegazione.

Semplicemente, è invasato, è posseduto dal demonio: che esiste, ed è dentro di lui.

Da qui, la metafora  (metafora? che il Signore dei cattolici perdoni la cattolica Roccella, che l'ha definita tale!) sui conventi, il timore di blasfemia,  il bigottismo qua e là, del signor Ministro.

Eh, Lucifero è astuto, ma non può fare a meno di spuntare, sopra  o sotto la grisaglia ministeriale e i lunghi polsini bianchi; di vomitare bile verde; di  urlare; di mostrare lo zoccolo caprino....
Non può. Se no, perchè comprerebbe le anime, soprattutto quelle degli ex socialisti ex laici ex laburisti ex progressisti?
Non può.

Scrivo perciò per testimoniare il mio sgomento e per poter dire, quando sarà passata (perchè deve passare, deve.....) che io l'avevo detto.
Inoltre, se tra i miei dieci lettori (qualcuno in più di quelli di Manzoni) ce ne fosse uno che conosce un esorcista, o sa dove si possa rintracciare....